I retailer sperimentano l’innovazione digitale:
4 su 5 hanno un sito di eCommerce. Ma entriamo nel dettaglio…
Nei mercati maturi, le prospettive sul commercio non sono rosee. I consumi sono in lenta ripresa, ma ancora ben lontani dai livelli precrisi, le abitudini ed esigenze dei consumatori sono cambiate… e l’eCommerce, pur rappresentando ancora una piccola parte degli acquisti complessivi, è sempre più protagonista.

I principali retailer internazionali riflettono sul futuro del negozio e ricercano nuovi modelli di vendita. Sono essenzialmente 3 le direzioni seguite! Vediamole:

La prima è quella di sperimentare nuovi formati di negozio.
Di piccola dimensione, fortemente automatizzati e con processi di checkout simili a quelli dell’eCommerce.
Centrale in questi nuovi formati, è il ruolo dello smartphone, visto come abilitatore di omnicanalità.

La seconda è promuovere nuovi modelli di relazione con il consumatore, grazie all’omnicanalità.
Click&collect (sempre più automatizzato) e reso in store sono i modelli più diffusi.
Inevitabili gli impatti prodotti sullo spazio fisico per gestire i flussi eCommerce in negozio.

Infine, l’utilizzo del digitale per recuperare la componente sociale e la relazionale dell’acquisto.
Con la tecnologia la forza vendita viene sgravata da attività più operative e può dedicare tempo per gestire la relazione con l’utente.

E poi ancora fari puntati sull’omni-experience… ossia sulla capacità dei nuovi formati di negozio di far vivere al visitatore molteplici esperienze.

Vediamo infine cosa succede in Italia.

Il tessuto commerciale italiano è estremamente frammentato: molti i punti vendita, ma spesso piccoli e indipendenti. Questo può rallentare il processo di trasformazione digitale, per barriere organizzative e per la difficoltà di sviluppare competenze adeguate.

Gli investimenti in digitale dei top retailer italiani, seppure in lieve crescita, sono ancora bassi e pari all’1,5% del fatturato. Cresce però la consapevolezza che l’innovazione può offrire opportunità al Retail: maggiore conoscenza del cliente, migliore esperienza in store e aumento dell’efficienza nel back-end sono gli obiettivi primari.

Particolarmente significative sono le sperimentazioni volte a ideare un “nuovo” store.
3 sono le aree di innovazione verso lo store del futuro: da grandi spazi di periferia a piccole superfici di prossimità da spazio di transazione a luogo di relazione ed esperienza da involucro a spazio consapevole che si conosce e conosce il consumatore.

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